Siamo due fratelli che finiti gli studi liceali hanno deciso di continuare l’attività del nonno paterno venuto a mancare nel 1999. Ai 2 ettari vitati ( di cui 1,5 nella sottozona Cartizze), se ne aggiungono successivamente altri 2 ereditati dal nonno materno. Tutti terreni vocati alla coltivazione del vitigno prosecco. Nei primi anni, ancora inesperti, ci siamo appoggiati ad un consulente esterno che ha condizionato fortemente l’espressione dei nostri vini, privi di difetti, dominati da aromi prevalentemente fermentativi e deboli di sapore. Vini privi di personalità, sottomessi a pratiche enologiche depauperanti ed omologanti. Le tipologie prodotte presentavano residui zuccherini abbastanza elevati. Stavamo lavorando per il mercato e non per noi stessi.